AUTONARRAZIONE – Ciao, sono la Scuola.

Ciao, sono la Scuola.                                                                                                                                                                                                          Ormai tutti mi conoscono come un’Istituzione pubblica che elargisce istruzione ai ragazzi, ma nessuno ha mai riflettuto realmente sulla mia importanza. Lo so che a volte mi detesti… Però ultimamente ti stai rendendo conto di quanto io ti manchi; è da me che a tre anni muovi i primi passi verso l’apprendimento, che inizi a socializzare e ad instaurare le prime amicizie; è la scuola il luogo dove trascorri buona parte della tua giornata e non vedi l’ora di tornare a casa per raccontare ciò che è accaduto. So anche che la mattina ti svegli presto per me, passi il pomeriggio a studiare, sei in ansia per i compiti in classe e per le verifiche orali. Vuoi che arrivi presto l’estate per andare in vacanza e non rivedermi per un pò, ma ti rendi conto che questi sono anche gli anni più belli.                                                                                    Un giorno hai saputo che , a causa di un essere microscopico, un virus, che si chiama COVID-19, venendo a scuola avresti trovato la porta chiusa e lo so … hai fatto salti di gioia, e da quel giorno i tuoi prof. si son dati da fare per non farti mancare il diritto allo studio e hanno avviato video lezioni. In un primo momento eri felice ma ora ti vedo un po’ triste, ti stai rendendo conto che non è la stessa cosa… Non è passato nemmeno un mese dalla chiusura delle scuole e già ti manco. Perché Scuola non vuol dire restare a casa e seguire la lezione dietro uno schermo, ma interagire, vedere gli occhi delle persone a cui vuoi bene, incontrare i tuoi compagni di classe che ti mancano da morire. Ma in questo periodo è la VITA che ti sta insegnando tante cose…ad affrontare le difficoltà, a rinunciare alla libertà di muoverti, a capire che la tua salute in questo momento vale più di ogni altra cosa. Stai imparando ad apprezzare quello che hai a disposizione in casa e poi, cosa più importante,  hai capito che fai parte di una grande famiglia che si chiama UMANITA’, che non ha confini geografici e che in questo momento è chiusa nel suo dolore. E allora, anche se non vieni da me, questo tempo non è perduto ma ti serve per riflettere sui veri valori della vita.  E allora sfruttalo meglio che puoi…non sprecare il tuo tempo!!!

(Marika Ligorio, 2B)

 

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