LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO LEO”: LA DIDATTICA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Jitsi meet,  OBSstudio, Hangouts Meet, Classroom …è questo il nuovo lessico della didattica ai tempi del Covid-19. Allo stato attuale delle cose la diffusione del virus procede di pari passo con la    raffica di decreti riguardanti la scuola : il  4 marzo   le lezioni vengono sospese  su tutto il territorio nazionale fino al 15 dello stesso mese,   l’ 8 marzo  vi è una proroga  fino al 3 aprile, ma già si parla di convalidare il provvedimento per almeno un altro mese e poi si vedrà: una decisione  senza precedenti, ma ineludibile per tutelare  la salute pubblica. A partire dal 2 marzo il Ministero integra,  con una piattaforma interamente dedicata alla “didattica a distanza”, l’offerta di strumenti, community, chat e classi virtuali  affinchè tutte le scuole possano disporre di strumenti e mezzi che garantiscano agli  studenti il diritto allo studio, fino a stanziare col successivo  Decreto-Legge del 17 marzo 2020, 85 milioni per il sostegno alla “didattica a distanza”: fondi, questi, destinati a formare i docenti sulle metodologie e-learning e a  mettere a disposizione degli studenti in difficoltà dispositivi digitali individuali per fruire delle lezioni online e per la necessaria connettività di rete.

L’IISS Marzolla-Leo-Simone-Durano è, sicuramente, uno degli esempi virtuosi di questa nuova modalità di insegnamento. Giovedì 5 marzo il Dirigente Scolastico, prof.ssa Carmen Taurino, convoca lo Staff di dirigenza  per programmare le azioni da implementare in quella che si rivelerà,  a distanza di pochi giorni, essere solo la prima fase dell’emergenza formativa . La riunione ha avuto luogo in presenza seguendo tutti i dettami governativi per la sicurezza delle persone. Già l’indomani la piattaforma G-Suite For Education e, in particolare, gli applicativi Hangouts Meet e Classroom  permettono ai docenti del Liceo Scientifico “Leonardo Leo”, grazie alla specifica formazione acquisita negli anni precedenti,  di partire con le  lezioni online.  Sono questi i giorni, infatti, in cui, più che mai,  si “tocca con mano” il fatto che la vita dei nostri figli trovi , nella maggior parte dei casi, un senso profondo nella scuola: sì , perché la scuola non è solo trasmissione di sapere, ma luogo in cui quel sapere diventa funzionale al nostro “essere” e al nostro “divenire” e, ancora, luogo in cui, più delle pagine di un manuale, contano la voce, gli sguardi e i sorrisi degli altri.  Didattica a “distanza” ha  significato e significa dunque , per i nostri liceali, sentirsi ancora “classe”, avere obiettivi comuni:  leggere, ripassare, chiarire i dubbi sul lavoro svolto, vedere i propri compagni e insegnanti in videochat, discutere di ciò che si sta vivendo: aiuta , in ultima analisi, a  esorcizzare le paure e a non amplificare le solitudini.

In questo senso, per i docenti del  Liceo Scientifico “Leonardo Leo”  la tecnologia si è rivelata un potentissimo alleato:   telefoni roventi  , chat fluviali , continua e instancabile  ricerca di strumenti sempre più efficaci a supporto di questa nuova esperienza: Openboard, Draw.io, Sketchpad e le preziose tavolette grafiche, “lavagne virtuali” che, per volontà della Dirigente , sono state fornite ai docenti come supporto alle spiegazioni online.

La giornata si svolge “come a scuola”: 8.15 appello del docente della prima ora e, a seguire, lezioni secondo l’orario scolastico: la scuola va avanti, la vita va avanti, se pur nell’attesa che tutto questo finisca.   Sulla pagine Facebook del nostro Liceo studenti, genitori e docenti “raccontano” se stessi e le loro emozioni: E allora la tua giornata trova un altro equilibrio. Scandisci il tempo in maniera diversa. La mattina ti svegli non più per andare a scuola ma per accendere il computer, pronta  con la tua tavoletta grafica per gli schemi e le formule e, come per incanto, arriva un messaggio su Whatsapp ” Prof. ci siamo” …. Sono lì puntuali, che aspettano e anche tu hai voglia di vederli, di sentirli,  di rassicurarli  sul fatto che tutto andrà bene se seguiamo le regole. E loro le seguono, perché “Vogliamo tornare a scuola prof. Non vediamo l’ora!”. Però…chi l’avrebbe mai detto…

Sì, chi l’avrebbe mai detto!

(Prof.ssa B.Scarafile)

 

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