22 gennaio2018: la lunga notte del “Leo”

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Un’intera notte dedicata alla Legalità, un  ulteriore tassello,  quello dell’open night, che si inserisce nel più ampio mosaico che, su iniziativa del Dirigente Scolastico, prof.ssa Carmen Taurino e dell’intera comunità liceale   ha visto, a partire dall’inizio dell’anno scolastico, la realizzazione di una serie di incontri, seminari e laboratori sulla Nonviolenza, il femminicidio, lo stalking .

Partners della serata l’Associazione Nazionale Carabinieri e Taberna Libraria, ospite d’eccezione il generale Angiolo Pellegrini,  autore del libro “Noi, gli uomini di Falcone”.

E’ il gennaio del 1981 quando l’allora capitano Angiolo Pellegrini assume il comando della sezione Anticrimine dell’Arma dei carabinieri. Un ruolo scomodo: la mafia in Sicilia ha seminato una lunga scia di cadaveri eccellenti e tiene l’isola sotto scacco. L’unica speranza è un giudice palermitano che con alcuni colleghi ha fatto della lotta alle cosche la sua missione: Giovanni Falcone. Una ricostruzione dal ritmo serrato, vista dall’interno, del periodo più drammatico ed eroico della guerra a Cosa Nostra: quello che vide uno sparuto gruppo di uomini coraggiosi combattere davvero e dare nuova speranza alla Sicilia e alla Nazione; ma anche quello che vide cadere lo stesso Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, D’Aleo, Chinnici, Cassarà, Montana. Forse inutilmente, perché il vero nemico rimase senza volto: perché, in fondo, a voler vincere quella guerra erano davvero in pochi.

Il generale Pellegrini ha tenuto l’affollata platea col fiato sospeso, collegando passato e presente, soffermandosi a descrivere il nuovo e più subdolo volto dei poteri occulti, invitando i giovani a perseguire l’onestà e la trasparenza come valori fondanti della giustizia e della legalità.

Numerosi i laboratori che si sono svolti, a seguire, nel corso della serata: le performances degli studenti del Leo sono state apprezzate dai numerosi ospiti ed hanno offerto diversi spunti di informazione e di riflessione: dalla “sindrome di Medea” al vitriolage, al fenomeno delle baby gang. Aperti e affollati la bellissima palestra e i laboratori di Fisica, di Scienze, di Matematica dove gli studenti del Leo hanno confermato le loro attitudini e le loro competenze col tutoring dei docenti. E se è vero che a causa dei grandi e continui cambiamenti strutturali, organizzativi e tecnologici, quanto si impara è soggetto a variazioni rapide e radicali, il modello finlandese adottato dal Leo favorisce l’ essere flessibili di mente, adattivi, creativi, ma soprattutto favorisce il connubio tra scienza e humanitas e, a proposito di legalità, tra scienza e cittadinanza.

 

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