Brindisi: portus Romanus, approdo sicuro per ogni hospes Al via l’inaugurazione regionale dell’anno scolastico

Inaugurazione regionale dell’anno scolastico 2023- 2024 il 29 novembre, ore 10:45 presso Piazza
Orsini del Balzo, a Mesagne. Una grande macchina organizzativa, costituita da Regione Puglia,
Provincia di Brindisi, Comune di Mesagne, Ministero dell’Istruzione e del Merito, USR per la
Puglia, SNIM, tante scuole. Tra esse il Liceo “Marzolla Leo Simone Durano”. Protagonisti: gli
studenti. L’organizzazione dell’evento, incentrato sui temi della accoglienza, è stata curata in
collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia e con l’Ambito Territoriale di
Brindisi, che hanno affidato al Liceo Artistico ‘Simone’ l’ideazione originale del logo dell’evento e
l’ideazione della grafica di manifesti, locandine e brochure. All’indirizzo figurativo del liceo
Artistico il compito di realizzare anche i gadget in terracotta originale, delle piccole e deliziose
opere d’arte che riproducono il logo della iniziativa. Il Liceo musicale Durano, in stretta sinergia
con le scuole della Rete Orpheus- Ic Bozzano-Centro (Br), IC Carovigno, IC Casale (Br), IC
Commenda (Br), Primo Circolo Didattico ‘Carducci’ (Mesagne), IC Santa Chiara (Br), IC
‘Sant’Elia Commenda’ (Br), IC San Pancrazio Salentino (Br), Ic San Pietro Vernotico, IC Polo2
‘Tito Schipa’ (Trepuzzi), IC ‘Valesium’ (Torchiarolo)- ha curato la messa a punto delle performance
musicali di Coro e Orchestra per un organico di 120 studenti, con le quali si aprirà e si chiuderà la
manifestazione. Il Liceo Classico ha messo in piedi una performance coreutico- musicale
liberamente ispirata ai brani del Certamen Brundisinum, competizione nazionale di traduzione dal
Latino, che ha lanciato due anni fa. Dai due passi sui quali si sono cimentati i concorrenti della I e
della II edizione del Certamen, tratti da Cesare e da Tacito, che raccontano due diversi momenti di
storia romana accaduti a Brindisi, si è ricavata una rilettura che è una contaminazione tra antico e
moderno, incentrata sul porto di Brindisi, base strategica affacciata sul Mediterraneo, ma anche
luogo di accoglienza e approdo sicuro dove l’humanitas prende corpo. Si è realizzata, così, la
drammatizzazione di un brano che, partendo dalle prove del Certamen, si propone di far apprezzare
Brindisi come portus romanus, che anche oggi, con la sua ospitalità, ha tanto da offrire con il suo
patrimonio storico, artistico, culturale. Qui, a Brindisi, l’ospite è ancora sacro, sempre accolto:
allora ecco il titolo della performance: “Hospes”, parola che ha un’origine indoeuropea, dal
significato “signore dello straniero”, cioè il padrone di casa che esercitava il diritto di ospitalità nei
confronti del forestiero. Ma “Hospes” era anche l’ospitato, dunque la parola evocava- ed evoca
ancora oggi- il senso dell’accoglienza, dell’amicizia, del legame. Una poderosa macchina
organizzativa per contribuire, con le competenze di docenti e studenti, alla riuscita di un evento
dalla portata regionale che si preannuncia davvero molto interessante!

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