Primo Incontro con l’Autore al Marzolla

Trenta novembre 2023, ore 9:00- 10:40. Auditorium “Cinzia Zonno”, primo incontro
con l’autore di quest’anno scolastico: è toccato al Prof. Ettore Catalano, già docente
di Letteratura Italiana presso l’università sia di Bari sia del Salento- in quest’ultima
attualmente professore onorario- aprire la serie di incontri con la letteratura.
Nel ringraziarlo per la sua presenza nel liceo “Marzolla”, la Prof.ssa Pierangela Del
Prete non ha mancato di ricordare la vicinanza del Prof., anche in passato, sin da
quando, nei dieci anni in cui è stato presidente della sezione di Brindisi della “Dante
Alighieri”, ha tenuto varie Lecturae Dantis ai marzolliani di qualche anno fa. Dopo il
saluto del Primo Collaboratore, Prof. ssa Rosanna Cucinelli, il via alla lettura di un
passo del romanzo da parte di Giulia Greco, della classe VB. Poi le domande
all’autore da parte degli alunni delle classi prime del classico e del musicale.
Ma spendiamo qualche parola sul romanzo. “Il fascino della Sirena”, Casa Editrice
Progedit, 2022, a metà tra il giallo e noir, è un romanzo breve che avvinghia il lettore,
dapprima portandolo idealmente per i luoghi storici di Brindisi, poi affascinandolo
con i tanti riferimenti storici che formano, come tante tessere, un puzzle fatto di
cronaca locale e di storia di avvenimenti anche di portata nazionale. Il romanzo
cammina sui piedi del Vice questore di Brindisi Donato Tanzarella, nato dalla fantasia
del Prof. Catalano ed oramai alla sua quinta avventura. Tanzarella, non insensibile
all’accensione della fiamma del mistero né a quella della passione e del fascino delle
figure femminili che lo affiancano a diverso titolo nelle indagini, né, infine, a quella
del rovello conoscitivo, che la Sirena bicaudata simboleggia, si trova davanti ad una
matrice delittuosa tutta da decifrare, nel divenire della sua vita verso la maturità e le
diverse sfumature di rapporti e legami affettivi. C’è in questa seduzione, che il
protagonista del romanzo sperimenta, parte di quella seduzione intellettuale, per dirla
con Maria Corti, che nelle sirene i Greci oggettivarono sin dall’antichità. Ma la
seduzione non solo ammalia, uccide. Ed è ciò che una donna- conoscitrice della storia
brindisina, dei simboli architettonici di monumenti e palazzi, della letteratura latina-
fa. I quattro delitti, dei quali solo l’ultimo, diciamo così, è quello vero, sono suoi: lo
spannung è raggiunto, apparentemente, quando viene rinvenuta della sabbia nell’auto
di Elena Di Gregorio, quando ella guarda con aria di sfida uomini di polizia ed
investigatori, per sciogliersi nel momento in cui ella ci apre tutt’altra lettura, quella
del cuore, del delitto. Ma sembra, poi, di poter individuare ad un altro livello lo
spannung, quando quella che sembrava fino a qualche riga precedente del romanzo la
vendetta di una moglie tradita, mortificata dal vedersi preferire una persona dalla non
chiara sessualità, si palesa per l’estremo atto d’amore di una moglie, che ha
accompagnato il marito, malato di tumore, alla morte. Sì, perché questo è anche il
romanzo degli affetti: di Viola per la musica e Tanzarella, di Tanzarella e la madre,
del cane Rasputin abbandonato, di Mino che si sente trascurato dal suo amico, dei

tanti studiosi affezionati ai loro libri e alle loro ricerche, degli uomini di polizia fedeli
al loro lavoro e ai loro colleghi. Per le vie di Brindisi, dal Museo Ribezzo alla Loggia
Balsamo, a via Colonne, al Lungomare Regina Margherita, alle Sciabbiche, infine,
sembra si possa cogliere un altro, diverso, grande affetto: quello dell’autore per
Brindisi, città a volte poco amata.
Questo romanzo breve con le sue 125 pagine, agile e scorrevole, ci ha preso per la
sua cifra stilistica elegante, misurata, per la sua linea pulita, funzionale alla mission
narrativa, incuriosendoci anche per i tantissimi rimandi colti alla musica, alla storia,
all’arte, tanto da farci calare nella vicenda ed avere anche noi quella curiosità di
Ulisse, indirizzata sia alla soluzione del caso, sia all’indagine della coscienza, sia alla
conoscenza di fatti , personaggi, luoghi e palazzi gentilizi brindisini, legati dal filo
rosso dello studio e della passione. Non possono non venire alla mente i viaggi degli
ulissidi di Svevo e Joyce, perché il nostrano Tanzarella, un po’ scanzonato, un po’
volutamente provinciale, poi indaga, non solo tra i delitti, ma in una forma noir,
anche tra le pieghe dell’animo umano. Il fascino alla fine, più che della sirena, è stato
del dialogo col professore.

 

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